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Intervista al Dr. Giuseppe Larosa di Lara Bettinzoli per la rivista Prevenzione tumori.
Sett. 2007
Tumori: negli animali come nell'uomo
SOMMARIO Dalla chirurgia specialistica alla crioterapia, dalla radioterapia alla chemioterapia, la veterinaria ha fatto intanto enormi progressi. Oggi, forse pochi lo sanno, anche per cani e gatti sono disponibili laser chirurgici ed una serie di presidi che aggrediscono il tumore sotto più frontiti.
Di Lara Bettinzoli
Charles Robert Darwin, naturalista, geologo e agronomo inglese disse "L'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo può ricevere in dono".
Oggigiorno, sarà per il maggior bisogno di compagnia, per il timore della solitudine, per il desiderio di donare e ricevere affetto incondizionato, gli animali domestici – e non solo - sono diventati sempre più degli insostituibili compagni di una parte della nostra vita.
Empatia, simbiosi, condivisione, sono i nuovi termini utilizzati per definire il rapporto uomo-animale.
E' si, perché i nostri inseparabili amici condividono con noi sempre di più, compresi i benefici e gli svantaggi dell'evoluzione, che ha garantito, sia al genere umano sia a quello animale, aspettative di vita allungate e il raggiungimento di età avanzate, portando però anche l'aumento di patologie correlate, come i tumori.
Studi comparati hanno riscontrato patologie simili tra uomo e animali domestici: anche i nostri amici a quattro zampe si possono ammalare di cancro; in comune anche le cause che determinano la formazione delle neoplasie: oltre ai fattori genetici, anche le polveri sottili, le radiazioni, il fumo passivo e i tubi di scappamento."Con delle piccole variazioni tra le regioni del nord, del centro e del sud – spiega il Dr Giuseppe Larosa, Medico Veterinario che si occupa prevalentemente di oncologia e chirurgia dei piccoli animali e presidente dell'A.N.T.A. (Associazione Nazionale Tumori Animali) - i tumori che si riscontrano con maggiore frequenza negli animali sono quelli mammari, seguiti da quelli della cute, dell'apparato digerente, apparato genitale maschile e femminile, apparato respiratorio, apparato urinario, e apparato muscolo scheletrico.
Le variazioni regionali, si riscontrano maggiormente per i tumori della cute e sono probabilmente legati alla maggiore esposizione al sole, aumentano infatti man mano che si scende verso le regioni del Sud. Da sottolineare che i tumori della mammella e della cute sono quelli per i quali si fa la diagnosi con maggiore facilità e frequenza perché sono subito evidenti e ben rilevabili sul corpo dell'animale, sia dal Medico Veterinario che dal proprietario".
Dr Larosa, esistono differenze nella frequenza e nel grado di malignità dei tumori tra cane e gatto?
Statisticamente si è visto che nonostante il gatto, rispetto al cane, è meno predisposto a contrarre forme tumorali, quando si ammala, la maggior parte delle volte contrae forme che hanno prevalentemente caratteristiche di malignità.
E' vero che determinate razze canine e feline sono maggiormente predisposte allo sviluppo di particolari tipi di tumore?
Vi sono delle forme neoplastiche che "prediligono" alcune razze o tipologie di animali.
Per quanto riguarda i gatti a mantello bianco che vivono fuori possono, in seguito ad una eccessiva irradiazione ultravioletta ai raggi UVB, contrarre il carcinoma squamoso su faccia, padiglioni auricolari e naso. I gatti siamesi sono maggiormente predisposti a contrarre il mastocitoma.
Nei cani il mastocitoma, che è il più comune tra i tumori maligni della cute, predilige preferibilmente le razze brachicefale come Boxer, Boston terrier, Bulldog, anche se pure Labrador e Golden Retriever, con minore frequenza hanno una certa predisposizione a contrarre questa forma tumorale. Tra i cani di grossa taglia e in particolare Alano, Rottweiler, vi è una predisposizione a contrarre l'osteosarcoma, il principale tumore maligno a carico delle ossa.
Per l'osteosarcoma, vi sono analogie con l'uomo?
Sia per l'osteosarcoma, che per altri tumori, vi sono molte analogie di sviluppo e di metastatizzazione tra i tumori dell'uomo e degli animali, tanto che a volte i modelli animali vengono studiati per poter meglio capire lo sviluppo e l'evoluzione di alcuni tumori.
E' l'approccio terapeutico che in alcuni casi è diverso, per la differente durata media della vita tra uomo e animale.
Vi sono poi dei tumori, come il mastocitoma che nell'uomo non si evidenzia.
Il fumo passivo può essere annoverato tra le cause che possono provocare l'insorgere di un tumore in un animale domestico?
Alcuni studi, affermano che il fumo passivo è collegabile ad alcuni tumori del cavo orale e al linfoma nei gatti. I mici, facendo le loro pulizie, leccano e ingeriscono tutte le sostanze potenzialmente cancerogene presenti sul loro pelo. Nei cani, il fumo passivo, si può collegare ad una maggiore frequenza di neoplasie polmonari e delle cavità nasali.
Spesso, come per l'uomo, la prevenzione non è attuabile e diventa quindi importante la diagnosi precoce. Come deve essere fatta?
Si fa prevenzione quando superati i cinque, sei anni di età dell'animale, si effettuano oltre alle visite periodiche per le profilassi vaccinali, una volta all'anno, un esame completo di sangue, delle radiografie del torace e dell'addome e un'ecografia addominale.Non è infrequente, riscontrare durante un'ecografia addominale, effettuata per altri motivi, delle neoplasie alla milza, reni, fegato o vescica.
Neoplasie che, specialmente se maligne, asportate precocemente possono prolungare di tanto la vita dell'animale, senza sottovalutare che dal punto di vista chirurgico asportare una massa di alcuni centimetri non è come asportarne una molto più grande, specialmente se localizzata in aree difficilmente aggredibili chirurgicamente.
Un tempo, con una diagnosi di tumore, un cane o un gatto veniva soppresso. Oggi, grazie ad approcci terapeutici diversi ed innovativi è aumentata la possibilità di guarire o di garantire all'animale una qualità di vita migliore (senza dolori) e più lunga. Dalla chirurgia specialistica alla crioterapia, dalla radioterapia alla chemioterapia, la veterinaria ha fatto intanto enormi progressi anche per l'arrivo di nuove attrezzature e materiali. Quale è la situazione attuale?
Fino a quindici, venti anni addietro, mi capitava di vedere in ambulatorio dei cani o dei gatti con delle enormi masse cutanee o addominali, perché il proprietario era meno attento alla salute del proprio animale. Ora è difficile che queste cose accadano. Il proprietario dell'animale è attentissimo e durante le visite periodiche per effettuare le profilassi vaccinali, se vi è qualche nodulo anomalo, si cerca subito di indagare anziché dire "aspettiamo qualche mese e vediamo come si comporta".
E' cambiato tantissimo l'approccio terapeutico verso paziente oncologico. Ora si applicano tutte le metodiche chirurgiche e terapeutiche utilizzate in campo umano: chirurgia, chemioterapia, radioterapia, immunoterapia. Purtroppo, per la radioterapia, il paziente deve essere portato all'estero per la mancanza di adeguate strutture in Italia. Per quanto riguarda i nuovi materiali, attualmente in commercio, vi sono dei collanti di grandissimo aiuto nella chirurgia. Uno è un sigillante emostatico a matrice di gelatina e trombina che si utilizza quando il controllo dell'emorragia, con le procedure tradizionali, è inefficace o poco pratico. E si utilizza anche quando vi è un notevole sanguinamento. Un altro prodotto, sempre un sigillante a base di idrogel sintetico si utilizza su superfici che non sanguinano, in modo particolare su linee di sutura allorquando si ha timore che vi possa essere una deiscenza dei punti di sutura o una qualche perdita di materiale da organi cavi o vasi di calibro maggiore. Materiali fantastici ma purtroppo costosi per la veterinaria.
Come comunicare al proprietario che il suo animale ha un tumore?
La cosa importante è che il Medico Veterinario spieghi in modo chiaro e con parole semplici la malattia dell'animale. Spesso accade però che il proprietario si rifiuti di accettare e capire la gravità della patologia che ha colpito il suo animale, creando barriere con il Medico Veterinario stesso.
Il Medico dovrebbe sempre dare risposte chiare ed esaustive alle domande che gli vengono poste, sia sul tipo di tumore, sul decorso con e senza chemioterapia, che sulle prospettive e qualità di vita dell'animale.
Per le spiegazioni serve del tempo che a volte il Medico non ha per la presenza di clienti in sala d'attesa. Sarà quindi opportuno fissare un appuntamento in momenti meno caotici per poter fornire delle spiegazioni senza fretta, che evitino, facili incomprensioni tra medico e proprietario. Le informazioni devono essere molto dettagliate e comprensive di informazioni sulla progressione della malattia, sulle aspettative di vita dell'animale, sui trattamenti scelti, siano essi chirurgia, chemioterapia o radioterapia; da non dimenticare le informazioni sui costi della terapia. |
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